Gli Incel sono uomini celibi per scelta: misogini sessualmente repressi?
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Chi sono gli Incel?

Con il termine “Incel”, coniato da una studentessa canadese, negli anni 90’, si identificava una subcultura di uomini involontariamente celibi.
In principio il termine era nato come nome di un sito web che offriva sostegno alle persone alla ricerca di un partner.
Successivamente il movimento si è estremizzato, delimitando l’area della maschiosfera che raggruppa un insieme di uomini eterosessuali, maschi beta, poco attraenti, misogini, separati, divorziati e single per scelta degli altri.
Nei forum online e su internet, gli Incel condividono una visione classista dei sentimenti molto spesso eccessiva, razzista e carica di odio.
L’amore viene infatti considerato solo come strumento per procreare. E la scelta dei partner diventa solo una questione di punteggi.

Caratterizzazione del fenomeno

Il fautore del movimento fu, Elliot Rodger, indicato dagli adepti ER. Il ventiduenne nel 2014 dopo aver fatto una vera e propria strage in una sparatoria a Santa Barbara, con sei morti e quattordici feriti, si suicidò.
I documenti ritrovati del giovane spiegavano le motivazioni dell’atto terroristico e tra queste c’era anche la voglia di compiere un atto terroristico per punire le donne e i maschi che avevano una vita sessuale attiva,
Gli Incel, sono dunque contro gli uomini “donnaioli”, i cosiddetti “Chad” e manifestano un’antipatia, a volte eccessiva nei confronti delle donne belle e seducenti definite: “Stacey”.
Ed è proprio il rifiuto alla base della loro ideologia, fondata su tre principi: aspetto, denaro, reputazione/fama.
I sostenitori della teoria ritengono infatti che l’instaurarsi o il destino di una relazione sentimentale sia, nella maggior parte dei casi, il risultato matematico della media tra i tre fattori.
Se il risultato della media di questi fattori non supera la sufficienza, l’individuo viene respinto in fase di corteggiamento oppure, se ha una relazione in corso, viene abbandonato per una persona con valore numerico superiore rispetto alla teoria dei tre fattori.
Gli Incel, a questo proposito hanno sviluppato un loro linguaggio in codici, per etichettare uomini e donne.
Così ci sono il “Cuck”, l’uomo zerbino, quello che dice sempre sì alle richieste di una donna; la “Becky”, invece è la ragazza molto semplice.

Situazione in Italia

Esistono anche le comunità italiane di Incel, in crescita tra i giovanissimi.
Nei gruppi si parla di “pillola blu”, per definire le persone che non sono consapevoli della libertà sessuale e personale delle donne che stanno sempre di più sottomettendo e sfruttando l’uomo che appare sempre più sfigato. Ed ancora in Italia sono nati termini come il “Tommy”, con cui si identifica ragazzo di il figlio di papà; la “cerbiattina nordica”, che è la bella ragazza con occhi e capelli chiari; il “BV”, è il Brutto Vero.
Un fenomeno quello degli Incel in crescita anche in Italia che sta sfociando in atteggiamenti xenofobi e di vero e proprio bullismo, nei confronti di chi non rispecchia le regole imposte dalla cerchia degli involontariamente celibi.

Rossana Muraca

Il mio Mark Caltagirone

 

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